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Dizion.4° Ed. .
RIBALDO, e RUBALDO
Voce completa
vol.4 pag.124
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| Definiz: | Scellerato, Sciagurato. Lat. scelestus, flagitiosus, improbus. Gr.
κακός,
πονηρός,
μοχθηρός. |
| Esempio: | Dant. Inf. 22. Che m'avea generato d'un ribaldo, Distruggitor di se, e di sue
cose. |
| Esempio: | But. ivi: Ribaldo tanto viene a dire, quanto ardito, e rio uomo. |
| Esempio: | Bocc. nov. 18. 15. Per misfatto d'uno suo maggior figliuolo ribaldo ec. gli era
convenuto partire. |
| Esempio: | Cron. Morell. 313. Niccolò, non dubitare di questo popolo, io gli conosco meglio
di te, io gli gastigherò, e caccerógli come rubaldi. |
| Esempio: | Ciriff. Calv. 1. 33. Eran propio la schiuma de' gaglioffi, Porci, birri, ghiotton,
rubaldi, e goffi. |
| Esempio: | Red. esp. nat. 19. Barattería di questa non men ribalda è quella, che ec.
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| Definiz: | §. I. Per Povero, Meschino. Lat. inops. Gr. ἄπορος. |
| Esempio: | Cavalc. Med. cuor. Per questo son dannificati alcuna volta poveri uomini, ed
innocenti, e avendo perduto le lor cose, son costretti d'andar ribaldi per lo mondo, e mendicando. |
| Esempio: | Fr. Giord. S. Pred. 23. Uno, che fosse Re, e gli fosse tolto il reame, e
cacciato via, e trovassesi povero, e ribaldo. |
| Definiz: | §. II. Ribaldo, presso gli antichi significava una Sorta di milizia la più abbietta, e vile. Lat.
gregarius miles, lixa, *ribaldus. v. il Gloss. del Du-Fresne. Gr. σκευοφόρος,
φορτηγός. |
| Esempio: | G. V. 6. 41. 2. Quella (insegna) della salmería era bianco col
mulo nero, quello de' ribaldi bianco, e i ribaldi dipinti in gualdana, e giucando. |
| Esempio: | E G. V. 7. 9. 6. Trovatolo il detto rubaldo, il pose a
traverso in su uno asino. |
| Esempio: | E G. V. 11. 63. 4. Molta erba, che si chiama cicuta, donde del
sugo si fa veleno, faceva cogliere a' ribaldi. |
| Esempio: | E G. V. cap. 139. 4. I ribaldi, e' ragazzi dell'oste nostra
avrebbono vinto con le pietre il battifolle, e 'l ponte. |
| Esempio: | Cavalc. Med. cuor. Anche fu offeso da' ribaldi, e fanti de' Pontefici, e da
vilissime persone. |
| Esempio: | Dep. Decam. 17. Ribaldo degli antichi nostri, e cerna de' più bassi, che erano
spezie di soldati, per li rei portamenti di quelle persone divennero odiosi, e oggi sono infami. |
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